Infortunio sul lavoro: cos’è e come funziona

L’infortunio sul lavoro rappresenta un rischio sempre presente in ogni ambito lavorativo e costituisce una delle principali preoccupazioni per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Si tratta di un evento improvviso che può causare danni fisici o psicologici al lavoratore coinvolto, con conseguenze che vanno dall’assenza temporanea dal lavoro alla disabilità permanente o addirittura al decesso. Nel contesto normativo italiano, l’infortunio sul lavoro è definito dalla legge come un evento che si verifica durante lo svolgimento delle attività lavorative o in occasione di esse e può essere causato da cause violente, immediate e accidentali, oppure da malattie professionali derivanti dall’esposizione a fattori di rischio presenti nell’ambiente di lavoro. In questa trattazione, esploreremo vari aspetti legati all’infortunio sul lavoro, dalla sua definizione e normativa di riferimento, alle azioni da intraprendere in caso di infortunio, i diritti e le responsabilità del lavoratore e del datore di lavoro, fino alle modalità di valutazione e risarcimento dei danni subiti. L’obiettivo è fornire una panoramica completa su questo importante tema, evidenziando l’importanza della prevenzione e della corretta gestione degli infortuni sul luogo di lavoro.

Infortunio sul lavoro: cos’è

L’infortunio sul lavoro è un evento che si verifica quando un lavoratore subisce un danno fisico o mentale durante l’esecuzione delle sue mansioni lavorative o in relazione ad esse. Questo danno può essere causato da varie circostanze, come incidenti con macchinari, cadute, esposizione a sostanze nocive, traumi da sforzo ripetitivo o stress correlato al lavoro. In generale, l’infortunio sul lavoro è regolato da specifiche normative che stabiliscono le responsabilità del datore di lavoro, le procedure da seguire in caso di infortunio e i diritti del lavoratore infortunato.

Infortunio sul lavoro: normativa di riferimento

La normativa di riferimento in Italia per l’infortunio sul lavoro è principalmente contenuta nel Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, noto anche come D.Lgs. 81/2008. Questo decreto legislativo, intitolato “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro“, rappresenta il principale strumento normativo per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro in Italia.

Il D.Lgs. 81/2008, insieme ai relativi decreti attuativi e alle disposizioni emanate dalle autorità competenti, stabilisce gli obblighi dei datori di lavoro in materia di prevenzione degli infortuni sul lavoro e tutela della salute dei lavoratori. Tra i principali aspetti disciplinati dalla normativa italiana in materia di infortuni sul lavoro vi sono:

  1. Valutazione dei rischi: i datori di lavoro devono valutare i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori presenti nei luoghi di lavoro e adottare le misure necessarie per eliminarli o ridurli al minimo.
  2. Formazione e informazione: i datori di lavoro devono fornire ai lavoratori la formazione e le informazioni necessarie per svolgere in sicurezza le proprie mansioni e per affrontare situazioni di emergenza.
  3. Sorveglianza sanitaria: i datori di lavoro devono garantire la sorveglianza sanitaria dei lavoratori, attraverso visite mediche periodiche e altri accertamenti sanitari, al fine di prevenire gli infortuni sul lavoro e tutelare la salute dei lavoratori.
  4. Procedure in caso di infortunio: la normativa italiana stabilisce le procedure da seguire in caso di infortunio sul lavoro, compresa la comunicazione dell’infortunio al datore di lavoro e all’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), nonché la gestione dei certificati medici e la liquidazione del danno.
  5. Sanzioni: il D.Lgs. 81/2008 prevede sanzioni per i datori di lavoro che non rispettano gli obblighi previsti dalla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, comprese sanzioni pecuniarie e interdittive.

Oltre al Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro, esistono altre disposizioni normative che disciplinano specifici aspetti dell’infortunio sul lavoro, come ad esempio il Codice Civile, il Codice Penale, e altre leggi e regolamenti settoriali.

Infortunio sul lavoro: obblighi del datore di lavoro e lavoratore

Gli infortuni sul lavoro rappresentano un rischio significativo per la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Affinché tali incidenti siano gestiti in modo efficace e  vengano rispettati i diritti e gli obblighi delle parti coinvolte, sia i datori di lavoro che i lavoratori devono adempiere a una serie di obblighi specifici. Di seguito sono elencati gli obblighi principali del datore di lavoro e del lavoratore in caso di infortunio sul lavoro:

Obblighi del datore di lavoro:

Prevenzione degli infortuni: il datore di lavoro è tenuto ad adottare tutte le misure necessarie per prevenire gli infortuni sul lavoro. Ciò include la valutazione dei rischi, la messa in atto di misure di protezione adeguate e la fornitura di formazione e informazioni sui rischi presenti nei luoghi di lavoro. 

Assicurazione contro gli infortuni: il datore di lavoro è obbligato ad assicurare i propri dipendenti contro gli infortuni sul lavoro. Questa assicurazione viene gestita dall’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e fornisce copertura per le spese mediche, l’indennità di inabilità temporanea e altre prestazioni in caso di infortunio sul lavoro. 

Comunicazione degli infortuni: il datore di lavoro deve essere prontamente informato di qualsiasi infortunio sul lavoro che coinvolga i suoi dipendenti. Deve quindi avviare le procedure necessarie per gestire l’incidente in conformità con la normativa vigente e informare l’INAIL della situazione. 

Assistenza e riabilitazione: Il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire assistenza e supporto ai lavoratori colpiti da infortuni sul lavoro, inclusa l’assistenza medica e la riabilitazione professionale, al fine di facilitare il loro ritorno al lavoro in sicurezza.

Obblighi del lavoratore:

Segnalazione dell’infortunio: il lavoratore è tenuto a segnalare prontamente all’azienda qualsiasi infortunio subito durante l’orario di lavoro. Questa segnalazione deve essere fatta il prima possibile per consentire al datore di lavoro di prendere le misure necessarie per assistere il lavoratore e gestire l’incidente. 

Cooperazione con il datore di lavoro: il lavoratore deve cooperare pienamente con il datore di lavoro e con le autorità competenti durante le indagini sull’infortunio sul lavoro. Deve inoltre seguire tutte le procedure e le istruzioni fornite per garantire la sua sicurezza e quella dei suoi colleghi. 

Partecipazione alla riabilitazione: in caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore è tenuto a partecipare attivamente ai programmi di riabilitazione professionale e alle altre attività volte a facilitare il suo ritorno al lavoro in sicurezza. Questo può includere la partecipazione a visite mediche e trattamenti riabilitativi, nonché il rispetto delle indicazioni fornite dai professionisti sanitari. 

La collaborazione tra datore di lavoro e lavoratore è essenziale per affrontare efficacemente gli infortuni sul lavoro e ridurre al minimo il loro impatto negativo sulle persone e sulle aziende.

Infortunio sul lavoro: cosa fare in caso di infortunio?

Quando si verifica un infortunio sul lavoro è fondamentale agire rapidamente e seguire una serie di passaggi per garantire il benessere del lavoratore e rispettare gli obblighi normativi. Ecco una sintesi delle azioni da compiere:

Assistenza medica: assicurarsi che il lavoratore ferito riceva assistenza medica immediata, sia trasportandolo al Pronto Soccorso sia contattando il servizio di emergenza, a seconda della gravità dell’infortunio.

Segnalazione: informare tempestivamente il datore di lavoro sull’accaduto, fornendo dettagli sulle circostanze e le cause dell’incidente per avviare le procedure necessarie.

Cure mediche: il lavoratore ferito deve ricevere cure mediche adeguate che possono includere visite presso il Pronto Soccorso o il medico aziendale e ottenere un certificato medico che documenti la diagnosi e la prognosi dell’infortunio.

Documentazione: documentare accuratamente l’infortunio, inclusi testimoni presenti e altre informazioni rilevanti, per facilitare le indagini future e il processo di risarcimento.

Trasmissione della documentazione: il lavoratore deve fornire al datore di lavoro il certificato medico rilasciato dal medico che consentirà di avviare le procedure di denuncia e fornire il supporto necessario.

Comunicazione con l’INAIL: il datore di lavoro è tenuto a comunicare l’infortunio all’INAIL entro i tempi previsti dalla normativa, per avviare le valutazioni e fornire il supporto economico e legale necessario.

Seguire attentamente questi passaggi è essenziale per garantire una gestione adeguata dell’infortunio sul lavoro e per assicurare al lavoratore il supporto e l’assistenza necessari durante il recupero.

Infortunio sul lavoro: a chi rivolgersi, guida pratica

Quando si verifica un infortunio sul lavoro è importante sapere a chi rivolgersi per ottenere assistenza e supporto. Ecco una guida pratica su chi contattare in caso di infortunio sul lavoro:

Pronto Soccorso: il primo passo è contattare il Pronto Soccorso o recarsi direttamente al Pronto Soccorso più vicino per ricevere cure mediche immediate.

Datore di lavoro: è importante informare immediatamente il proprio datore di lavoro sull’accaduto. Il datore di lavoro ha l’obbligo di avviare le procedure necessarie e fornire il supporto adeguato al lavoratore ferito, inoltre è responsabile anche della comunicazione dell’infortunio all’INAIL entro i tempi previsti dalla normativa. L’INAIL gestisce le prestazioni assicurative per gli infortuni sul lavoro e fornisce supporto economico e legale ai lavoratori feriti.

Medico aziendale o medico di base: se l’infortunio non è grave il lavoratore può rivolgersi al medico aziendale o medico di base e ricevere cure mediche e ottenere un certificato medico.

Patronato: il lavoratore può contattare il Patronato per ottenere assistenza amministrativa e legale durante il processo di richiesta di prestazioni assicurative all’INAIL.

Avvocato specializzato: in alcuni casi, potrebbe essere necessario ottenere assistenza legale per gestire eventuali dispute o controversie legate all’infortunio sul lavoro. Un avvocato potrà  fornire consulenza legale in caso di controversie con l’INAIL o con il datore di lavoro.

Infortunio sul lavoro: è sempre risarcito?

L’infortunio sul lavoro non è sempre risarcito in quanto la sua risarcibilità dipende da vari fattori, tra cui la natura dell’infortunio e le circostanze che lo hanno causato. 

Affinché un infortunio sul lavoro sia risarcibile deve essere causato da una causa violenta ed esterna, questo significa che l’evento dannoso deve derivare da un fattore esterno al lavoratore e deve provocare un pregiudizio rilevante. Se l’infortunio è causato da una condotta imprudente o negligente del lavoratore stesso potrebbe esserci una riduzione o un’esclusione del diritto al risarcimento, mentre potrebbe essere escluso dal diritto al risarcimento il lavoratore che aggrava volontariamente la situazione che ha portato all’infortunio.

Sono generalmente considerati risarcibili l’Infortunio durante l’orario di lavoro, compreso il tragitto casa-lavoro in determinate condizioni.

È importante valutare attentamente le circostanze specifiche di ciascun caso per determinare se l’infortunio è eleggibile per il risarcimento e quali azioni possono essere intraprese per ottenere un’adeguata compensazione.

Infortunio sul lavoro: come ottenere il giusto indennizzo?

La corretta procedura per ottenere il giusto indennizzo in caso di infortunio sul lavoro include diverse fasi fondamentali:

  • Documentazione dell’infortunio: registrare accuratamente tutti i dettagli relativi all’incidente, compresa la data, l’ora, il luogo e le circostanze. Raccogliere anche testimonianze e documentare con foto se possibile.
  • Comunicare l’infortunio: informare prontamente il datore di lavoro e seguire le procedure interne aziendali per segnalare l’infortunio, mantenendo una copia di ogni comunicazione.
  • Cercare assistenza medica immediata: assicurarsi che il medico documenti dettagliatamente le condizioni attraverso il rilascio di un certificato medico.
  • Trasmettere la documentazione all’INAIL: il datore di lavoro dovrà inviare tempestivamente tutta la documentazione all’INAIL per avviare il processo di valutazione e risarcimento.

Infortunio sul lavoro: cos’è il danno differenziale e chi risarcisce?

Il datore di lavoro è tenuto a fornire un risarcimento aggiuntivo al lavoratore per il danno non coperto dall’INAIL in caso di infortunio sul lavoro per sua responsabilità, inclusi danni come menomazioni e invalidità temporanea e morale non riconosciuta. Il danno differenziale civilistico rappresenta la differenza tra l’indennizzo INAIL e il danno totale subito dal lavoratore, comprendendo varie voci di pregiudizio come il danno biologico e patrimoniale. Se il danno subito è inferiore all’indennizzo INAIL, non viene riconosciuto alcun danno differenziale. Queste disposizioni assicurano una giusta compensazione per il lavoratore colpito da infortunio sul lavoro o malattia professionale.

Conclusioni

In conclusione, davanti alla complessità delle normative e delle procedure legate agli infortuni sul lavoro, è fondamentale comprendere i propri diritti e agire tempestivamente in caso di necessità. Di fronte a situazioni di infortunio sul lavoro che comportano dubbi o controversie, è consigliabile rivolgersi a professionisti legali esperti nel settore

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Avv. Chiara Lanzillotta