Pignoramento della pensione: limiti e come tutelarsi

Il pignoramento della pensione è un’azione legale che può avere un impatto significativo sulla vita finanziaria di un individuo. Questa procedura, sebbene possa essere un mezzo efficace per i creditori, solleva importanti questioni riguardo alla tutela dei diritti e del sostentamento del pensionato.

Nel presente articolo, esploreremo in dettaglio il pignoramento della pensione, esaminando i suoi fondamenti, il suo funzionamento, i limiti di impignorabilità, le tipologie di pensioni non pignorabili e le possibili vie di tutela per i pensionati soggetti a questa procedura. 

Pignoramento della pensione: di cosa si tratta

Il pignoramento della pensione è un’azione legale attraverso la quale un creditore può recuperare un debito non pagato. Tale istituto rientra nella fattispecie giuridica del “pignoramento presso terzi”. Quando il debitore non adempie il proprio debito, il creditore può richiedere al tribunale di aggredire tutti quei crediti che il debitore vanti a sua volta verso terzi soggetti, fino alla concorrenza dell’importo oggetto del debito originario, maggiorato ai sensi di legge. E’, quindi, prevista la possibilità di aggredire anche i pagamenti pensionistici del debitore per soddisfare il credito ed in tal caso l’ente previdenziale è qualificato quale “terzo pignorato”. 

La procedura di pignoramento della pensione coinvolge tipicamente l’ente previdenziale (quale a titolo esemplificativo l’INPS) che eroga la pensione al debitore. Una volta ottenuta la “ordinanza di assegnazione” dell’importo oggetto di pignoramento da parte del creditore, l’ente previdenziale che riceve la notifica di tale ordinanza è tenuto a versare al creditore la parte della pensione del debitore trattenuta per soddisfare il debito in questione. La trattenuta sulla pensione opera, invece, da un momento precedente, ovvero sino dalla notifica dell’atto di pignoramento. Ne consegue che trattenuta e versamento non coincidono temporalmente, verificandosi le trattenute fin dal momento della notifica dell’atto di pignoramento ed il versamento invece successivamente, ovvero quando il tribunale emette la “ordinanza di assegnazione” con cui ordina all’ente di previdenza di versare al creditore le somme già trattenute e quelle oggetto delle trattenute future, fino a concorrenza del credito complessivo del soggetto che ha agito per la propria soddisfazione.

Come funziona il pignoramento della pensione

Il processo di pignoramento della pensione segue una serie di passaggi ben definiti per garantire il recupero del debito da parte del creditore. Ecco una panoramica sintetica del funzionamento di questa procedura:

  • Richiesta del creditore: Il processo inizia quando un creditore, che non è stato pagato dal pensionato, decide di avviare l’azione di pignoramento della pensione. Il creditore deve disporre di un titolo esecutivo, come un decreto ingiuntivo o una sentenza, che attesti il debito del pensionato nei suoi confronti.
  • Atto di precetto: prima di attivare il vero e proprio pignoramento, il creditore è tenuto per legge a notificare al debitore una richiesta di pagamento formale (“atto di precetto”), concedendo un termine massimo di 10 giorni per provvedere, con l’avvertimento che decorso inutilmente tale termine si procederà al pignoramento.
  • Atto di Pignoramento: Il creditore presenta all’autorità giudiziaria competente un atto di pignoramento che dettaglia il debito non pagato, specificando il titolo sulla cui base agisce, l’importo da recuperare e cita il debitore. Questo atto viene notificato, a cura dell’Ufficiale Giudiziario incaricato dal Tribunale, sia al debitore che al terzo pignorato, che è l’ente previdenziale che eroga la pensione al debitore. Dal momento in cui riceve la notifica del pignoramento, il terzo pignorato deve iniziare ad operare la trattenuta della pensione, ovvero ad accantonarla senza corrisponderla, quindi, al pensionato avente diritto.
  • Udienza Giudiziaria: Viene fissata un’udienza presso il tribunale competente, durante la quale il debitore può presentare eventuali difese o opposizioni al pignoramento della sua pensione. Durante questa udienza, il giudice può valutare le argomentazioni delle parti coinvolte e decidere se autorizzare il pignoramento della pensione.
  • Esecuzione del Pignoramento: Se il tribunale accoglie la richiesta di pignoramento del creditore, emette una “ordinanza di assegnazione” che autorizza il terzo pignorato a versare le somme dovute al creditore. Questa ordinanza ha forza esecutiva e il terzo pignorato è tenuto ad agire di conseguenza.
  • Recupero del Debito: Le somme pignorate vengono quindi trasferite al creditore per soddisfare il debito. Il creditore può decidere se utilizzare queste somme per estinguere il debito o perseguire ulteriori azioni legali per il recupero di eventuali residui.

Atto di Pignoramento della Pensione

L’atto di pignoramento della pensione è il documento formale che avvia il processo di recupero del debito da parte del creditore nei confronti del pensionato. 

Nell’atto di pignoramento, il creditore presenta al tribunale le proprie richieste, indicando il credito non pagato e specificando l’importo da recuperare ed i soggetti (enti previdenziali) tenuti al pagamento della pensione.

Le informazioni essenziali contenute nell’atto di pignoramento della pensione

L’atto di pignoramento deve contenere una serie di informazioni essenziali, tra cui:

  • Indicazione del Debito: Il documento deve specificare l’ammontare del debito non pagato dal pensionato al creditore. Questa indicazione deve essere chiara e dettagliata, includendo eventuali interessi o spese aggiuntive.
  • Intimazione al Terzo: L’atto deve includere un’intimazione al terzo, che è l’ente previdenziale che eroga la pensione al debitore. Questa intimazione informa il terzo che le somme dovute al pensionato devono essere trattenute, per poi essere versate al creditore in conformità con l’ordine del tribunale.
  • Citazione del Debitore: L’atto cita il debitore, informandolo dell’avvio del procedimento di pignoramento e delle azioni legali intraprese dal creditore per recuperare il debito.
  • Indicazione dell’Udienza: L’atto indica la data e l’ora dell’udienza presso il tribunale competente, durante la quale il debitore può presentare eventuali difese o opposizioni al pignoramento della sua pensione.
  • Richiesta di Dichiarazione del Terzo: L’atto invita il terzo (ente previdenziale) a rendere una dichiarazione delle somme dovute al pensionato. Questa dichiarazione è fondamentale per determinare l’importo esatto che deve essere trattenuto e versato al creditore.

Pignoramento della pensione: i limiti di impignorabilità

La pensione non è interamente pignorabile, per ovvi motivi di tutela del pensionato e stante la sua natura strettamente previdenziale. Il legislatore ha quindi previsto all’art. 545 del codice di procedura civile una quota di pensione minima impignorabile ed una quota di pensione massima oltre il quale tali importi non possono essere pignorati.

Minimo vitale

La modifica legislativa introdotta dalla legge 21 settembre 2022, n. 142, di conversione del decreto Aiuti-bis, ha significativamente ridefinito i limiti di impignorabilità delle pensioni, introducendo nell’art. 545 del codice di procedura civile un nuovo parametro per determinare l’importo minimo non pignorabile. Questa modifica, volta a garantire una maggiore tutela del reddito pensionistico dei cittadini, ha imposto che il “minimo vitale” sotto il quale non possono essere pignorate le pensioni sia stabilito a 1.000,00 euro mensili.

Più precisamente la norma dispone che le somme dovute a titolo di pensione “non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di 1.000 euro”.

Precedentemente, il limite di impignorabilità era determinato solo in base alla misura massima mensile dell’assegno sociale, aumentato della metà. Tuttavia, con l’entrata in vigore della nuova normativa, questo parametro è stato affiancato da un limite minimo inderogabile, costituito dall’importo fisso di 1.000 euro.

Per quanto concerne invece l’importo massimo pignorabile, l’art. 545 del codice di procedura civile prevede come regola generale che lo stesso sia pari ad un quinto della pensione. Pertanto, la parte della pensione eccedente euro 1.000 o, se superiore, la misura massima mensile dell’assegno sociale aumentato della metà, è pignorabile solo nei limiti di un quinto.

Le pensioni non pignorabili

Alcune tipologie di pensioni godono di una serie di protezioni legali che ne limitano la pignorabilità, assicurando che i pensionati mantengano un reddito sufficiente per soddisfare le proprie esigenze di vita. Tra queste:

Pensione di Invalidità Civile

Questa forma di pensione è destinata a coloro che sono permanentemente incapaci di svolgere un’attività lavorativa a causa di una disabilità. Poiché è considerata una prestazione assistenziale, di solito non è soggetta a pignoramento.

Assegno di Accompagnamento

Questo assegno è erogato a persone con gravi limitazioni nella vita quotidiana a causa di una disabilità grave. Come la pensione di invalidità civile, l’assegno di accompagnamento è generalmente esente dal pignoramento per garantire che il beneficiario abbia le risorse necessarie per il proprio sostentamento.

Pensione Sociale

La pensione sociale è erogata a persone con basso reddito e poche risorse economiche. Essendo una forma di assistenza sociale, di solito non è soggetta a pignoramento per proteggere i beneficiari dalla privazione economica.

Pensione di Reversibilità

Questa pensione è erogata al coniuge o ai familiari di un pensionato deceduto. Poiché è destinata a garantire il sostentamento dei familiari sopravvissuti, di solito è esente dal pignoramento per proteggere il reddito dei beneficiari.

Come tutelarsi in caso di pignoramento della pensione

Consultare uno Studio legale è uno dei passi più importanti per tutelarsi in caso di pignoramento della pensione.

In cosa può assisterti uno Studio Legale

  • Valutazione della Situazione: Lo Studio legale esaminerà attentamente la tua situazione, inclusi i dettagli del pignoramento e le tue circostanze finanziarie. Questa valutazione ti fornirà una migliore comprensione delle tue opzioni e delle migliori strategie da adottare.
  • Verifica della Legittimità del Pignoramento: Lo Studio legale verificherà se il pignoramento è stato eseguito correttamente e in conformità con la legge. Questo può includere la revisione del titolo esecutivo del creditore e della procedura di notifica.
  • Presentazione di Opposizioni e Difese: Se il pignoramento viene contestato, lo Studio legale può preparare e presentare un’opposizione presso il tribunale competente. Può anche difendere i tuoi interessi durante l’udienza, presentando argomentazioni legali a tuo favore.
  • Consulenza su Opzioni di Difesa: Lo Studio legale ti fornirà consulenza dettagliata sulle opzioni di difesa disponibili e sulle conseguenze legali di ciascuna opzione. Questo ti aiuterà a prendere decisioni informate e a sviluppare una strategia legale efficace.
  • Negoziazione con il Creditore: In alcuni casi, lo Studio legale può negoziare con il creditore per trovare una soluzione alternativa al pignoramento. Questo potrebbe includere la negoziazione di un piano di rateizzazione o la ricerca di un accordo di composizione del debito.

Per ulteriori informazioni in merito e per ricevere assistenza legale non esitare a contattarci!

Avv. Veronica Barzanti